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Claudio, il contractor

Immaginate che dott. Jekill si metta in testa di curare mister Hyde. Avrete il novello spin-doctor della politica italiana. Claudio Velardi. Quello che per poco, solo 1,1% non fa perdere le elezioni a Renata “frangetta nera” Polverini, che era partita con un più 20 per cento sulla Bonino. Quello che, contemporaneamente, fa la campagna elettorale in Campania per il Pd, e riesce nel miracolo di far perdere alla grande De Luca: Caldoro se lo è ciucciato con ben 15 punti di vantaggio. Una botta al cerchio e una alla botte? Ma và.

La scoperta del “giornalismo borderline”

La percezione della realtà è fondamentale nel lavoro di uno “spin doctor”. Nel migliore dei casi si tratta di ruotare la telecamera negli angoli che interessa far vedere. Nel peggiore, ingigantire o addirittura creare notizie che supportino la narrazione che si vuole accreditare all'opinione pubblica. Di seguito, ne ricordiamo alcuni , tra i più interessanti degli ultimi anni.

L'hobby della lobby

di Tony Medina

Lobbista double face. A Roma per la Polverini, in Campania per De Luca. Velardi Claudio, presente.  Il guru della politica mediatica dialoga sui giornali con i suoi “clienti”. Al sindaco di Salerno che ha fatto flop in Campania ora gli consiglia, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, di candidarsi a sindaco di Napoli. “Il suo è stato un tentativo ingenuo e generoso, però ha lasciato tracce, speranze ed entusiasmi”, scrive Velardi. “Deve assumere la leadership politica in Campania, concludere l’esperienza salernitana e trasferirsi a Napoli”. E, cosa non trascurabile, “mettere in rete una leva di nuovi militanti democratici”. Come dire che il progetto continua e c’è pane per i suoi denti.

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