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Me ne vado a fare il guru

Chi sono e come lavorano i "conquistadores" del consenso

Perché raccontare la verità quando funziona meglio una bugia? Così Ludwig Wittgenstein battezzò a un tempo il Novecento e la sua futura speculazione filosofica sul linguaggio. Nel frattempo un suo quasi coetaneo, nato anche lui a Vienna ma emigrato ancora in fasce negli States, gettava le fondamenta delle Pubbliche Relazioni, definendone le regole principali: non essere al servizio della verità, manifestare freddezza nelle arti manipolatorie.

Claudio, il contractor

Immaginate che dott. Jekill si metta in testa di curare mister Hyde. Avrete il novello spin-doctor della politica italiana. Claudio Velardi. Quello che per poco, solo 1,1% non fa perdere le elezioni a Renata “frangetta nera” Polverini, che era partita con un più 20 per cento sulla Bonino. Quello che, contemporaneamente, fa la campagna elettorale in Campania per il Pd, e riesce nel miracolo di far perdere alla grande De Luca: Caldoro se lo è ciucciato con ben 15 punti di vantaggio. Una botta al cerchio e una alla botte? Ma và.

La scoperta del “giornalismo borderline”

La percezione della realtà è fondamentale nel lavoro di uno “spin doctor”. Nel migliore dei casi si tratta di ruotare la telecamera negli angoli che interessa far vedere. Nel peggiore, ingigantire o addirittura creare notizie che supportino la narrazione che si vuole accreditare all'opinione pubblica. Di seguito, ne ricordiamo alcuni , tra i più interessanti degli ultimi anni.

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