Settimanale on line di Cultura, Spettacolo e Comunicazione
Inserto allegato a Terra, periodico ambientalista. Ideato e diretto da Giulio Gargia. 3D esce in edicola con 8 pagine di cronaca a fumetti, e 8 pagine di approfondimenti.
Alla luce delle polemiche per la vittoria dell’Oscar di Sorrentino
Giuseppe Di Giacomo rilegge il film di Tornatore, La migliore offerta
Alla ricerca dell’arte perduta
Il vecchio uomo e il nano nascosto sotto la sua scacchiera
di Riccardo Tavani
L’umana commedia del cinema italiano è stata recentemente attraversata da due opere che se ne distaccano, sia nello stile e nella forma che nei contenuti simbolici sedimentati al loro interno. Sono La grande bellezza di Paolo Sorrentino e La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Entrambi pongono le tre dimensioni della bellezza, dell’arte e della inevitabile riflessione umana su esse, all’incrocio con quella quarta dimensione universale che è il tempo.
Per dirla con Umberto Eco, chi si trova davanti alla Società italiana autori ed editori (Siae) ha il medesimo dilemma di Kant con l’ornitorinco. In teoria l’ente dovrebbe occuparsi di proteggere il diritto d’autore e remunerare adeguatamente le opere dell’intelletto. In pratica fa molto di più: ispezione e riscossione tributaria, gestione di partecipazioni finanziarie e immobiliari, vendita di dati, servizi di consulenza e chi più ne ha più ne metta. In una parola: un carrozzone. Commissariato la prima volta nel ’99, viene affidato a Mauro Masi, ex direttore generale Rai ora numero uno di Consap. Poi è la volta dell’interregno di Giorgio Assumma, docente esperto di diritto d’autore che resiste per cinque anni, fino al 2010: le faide insanabili tra l’anima autorale e gli interessi degli editori non consentono all’ente di chiudere il bilancio. Arriva un nuovo commissario, il 90enne Gian Luigi Rondi, la Siae cambia lo Statuto e nomina Gino Paoli alla presidenza.
La REA lancia l'iniziativa parlamentare per il riassetto radiotelevisivo
Abolizione dei contributi alle radio di partito. Un pezzetto del canone RAI per salvare l'emittenza locale. O in alternativa, frequenze decenti subito per chi ne ha diritto. Queste alcune delle proposte presentate giovedì mattina a Roma, all'Hotel Nazionale, dalla REA, associazione nazionale delle emittenti locali, per evitare una tragedia che ha gli stessi numeri dell'ILVA o dell'Elettrolux.